Archimood…perchè?
Archimood nasce dall’incontro di due parole: Architettura e Mood.
La prima non ha bisogno di spiegazioni, la seconda invece merita un approfondimento.
Il termine Mood indica uno stato d’animo, una condizione, un umore, una “vena”, un’ispirazione. Quando chiediamo a qualcuno quale sia il suo mood oggi, gli stiamo domandando, con buona approssimazione, come si sente.
Ho deciso di utilizzare questo termine per indicare le sfaccettature del mio lavoro, che nei contenuti di questo portfolio, trovano una sintesi.
Il mio Mood è ciò che mi contraddistingue.
Essere architetto significa progettare in senso lato. Che sia un appartamento, un tavolo, una lampada, uno showroom, un ristorante o un complemento d’arredo.
Senza fraintendimenti, però.
Architetto non è sinonimo di tuttologo, come troppo spesso accade. Per un buon concept servono qualità, che a volte non arrivano direttamente dalla propria formazione, ma più dalla naturale propensione alle cose.
Per lo sviluppo dell’idea invece servono competenze e coordinamento. Serve circondarsi delle persone giuste, creare un team completo e fare collimare le sapienze di tutti. Dove finisce una, inizia l’altra.
Questo in sintesi il MOOD delle mie giornate.
Questo è quello che faccio.